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#Giglio-Lilium colori,profumi da scoprire.

I Greci e i Romani consideravano i lilium simbolo di divinità. Ne usavano i petali per imbottire cuscini e dai fiori ricavavano un olio con cui profumavano l''acqua per il bagno; lo chiamavano oleum susinum da susan che è il nome ebraico di lilium. Le signore che si chiamano Susanna, quindi, prendono il nome da questo profumatissimo fiore. I lilium furono molto amati anche dai pittori del XIII e XIV secolo.
Lilium è originario dell'Europa, dell'Asia e del Nord America.
I Lilium, volgarmente noti col nome di Giglio, vengono coltivati per lo più come piante ornamentali, nei giardini per l'eleganza e il profumo dei fiori portati da fusti erett pero li possiamo coltivare anche in vaso per i terrazzi, e industrialmente per la produzione del fiore reciso. Le varietà più conosciute sono:
#Lilium candidum
(noto col nome di Giglio della Madonna o Giglio di san Luigi o ancora Giglio di sant'Antonio, con corolle bianche intensamente profumate)
#L. monadelphum dal Medio Oriente
# L. martagon e il L. croceum di origine europea
# L. tigrinum e il L. concolor dalla Cina
#L. auratum e il L. longiflorum dal Giappone e isole del Pacifico
#L. nepalense, il L. regale e il L. speciosum dalle zone tropicali asiatiche
# L. pardalinum e il L canadense provenienti dal Nord America
.
Alcune specie un tempo inserite nel genere Lilium sono state in seguito collocate in generi distinti: fra queste il Notholirion, il Nomocharis e il Cardiocrinum, che è l'unico utilizzato come pianta ornamentale, differenziandosi dai Lilium per le foglie ampie cordate.

#coltivazione in vaso
Se si sceglie di coltivare il lilium in vaso bisogna sceglierne uno che sia profondo almeno 35-40 cm.In questo caso è meglio che la pianta sia tenuto rigorosamente a mezz’ombra perché la troppa luce e il calore potrebbero danneggiare gravemente sia i fiori sia le foglie e causare un precoce disseccamento della pianta. Per ottenere un buon risultato estetico è consigliabile che i bulbi siano piantati molto fitti (senza però toccarsi). In questa maniera il vaso avrà un aspetto molto pieno. D’altra parte è consigliabile in questo caso estrarre ogni anno dal vaso i nostri bulbi.Un consiglio importante è quello di controllare ancora di più le irrigazioni evitando sia il ristagno idrico sia una eccessiva aridità del substrato.

#Malattie e parassiti

Il nemico principale dei gigli è la Criocera, le cui larve divorano in pochissimo tempo foglie e fiori e, se in colonia numerosa, tutta la pianta. Il metodo migliore per combatterle è ispezionare le piante e distruggere le larve e soprattutto distruggere gli insetti allo stadio adulto, che sono rosso vermiglio. Altri parassiti temibili sono gli afidi, che si insediano nei bulbi durante la conservazione e attaccano le piantine giovani, favorendo la diffusione delle virosi; lo zanzarone degli orti (Tipula oleracea) e le limacce, che si nutrono delle radici, dei fusti, delle foglie e dei bulbi. Le malattie più diffuse sono il marciume radicale e il marciume dei bulbi.

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