Da quasi 60 anni la mimosa è il simbolo dell'8 marzo della Giornata Internazionale delle Donne. Perché proprio questo fiore?
È così che, da quasi 60 anni, l’8 marzo diventa il trionfo dei rametti dai pallini gialli, con quel loro tipico e delicato profumo. Ma come è nata questa tradizione?
La mimosa, nome comune dell’Acacia Dealbata, appartiene alla famiglia delle Mimosaceae. È una pianta ornamentale molto apprezzata proprio per i caratteristici fiori a pallini gialli, dal profumo intenso ma delicato, i quali fioriscono nel mese di febbraio. La sua fama come simbolo della festa della Donna è legata a eventi storici molto importanti ed è una storia tutta italiana. Nonostante l’8 marzo fosse stato scelto parecchi anni prima come giorno dedicato alle donne a livello internazionale, solo nel 1946, su iniziativa delle attiviste Rita Montagnana e Teresa Mattei, l’UDI (Unione Donne in Italia) decise di adottare il rametto di mimosa come simbolo di quella giornata.
I motivi sono diversi. Il primo, perché la mimosa è una pianta pioniera, spontanea, che ben rappresentava la volontà di rivendicare i diritti della donna e le lotte per farli valere. Il secondo è che fiorisce proprio in quel periodo. Il terzo, è che i suoi fiori sono luminosi, allegri, solari, all’apparenza delicati, ma in realtà forti e orgogliosi, proprio come una donna. L’8 marzo del 1946 fu celebrata la prima vera Giornata Internazionale delle Donne in tutta Italia, il cui simbolo divenne, appunto, la mimosa. Il termine Festa della Donna è, infatti, improprio, perché l’8 marzo ha una storia ricca e sofferta, che racconta dei sacrifici di tante donne che hanno lottato per guadagnare rispetto e diritti.