I narcisi possono essere coltivati abbastanza facilmente sia in giardino che in vaso, purché si proceda a un’adeguata preparazione del terreno, nonché alla cura dei bulbi. Per la coltivazione in vaso è molto importante la predisposizione del contenitore: sul fondo andrà inserito un letto di cocci o ghiaia per favorire il deflusso dell’acqua, mentre il vaso dovrà essere riempito con del terriccio morbido e fresco, ricco di sostanze nutritive .
I bulbi vengono inseriti nel terreno solitamente nella stagione invernale, da settembre fino a gennaio, a seconda delle temperature della propria zona di residenza. Distanziati di una ventina di centimetri, devono essere inseriti in buche dalla profondità doppia rispetto alla grandezza del bulbo, vagliando anche la solidità e la compattezza del terreno. Più è compatto quest’ultimo, infatti, meno profondo sarà l’inserimento. Per la moltiplicazione, in particolare qualora si vogliano preservare le caratteristiche genetiche di certe coltivazioni, si procede alla divisione del cespo.
Le manutenzioni sono diverse e partono con la concimazione del terreno, da effettuarsi all’incirca ogni mese durante il periodo vegetativo della pianta, quindi da febbraio all’estate inoltrata. Si prosegue quindi alla protezione dei bulbi nelle stagioni più fredde: dove il clima rimane comunque blandamente temperato, può essere sufficiente la pacciamatura con paglia e foglie. In quelle più fredde, è necessario estirparli, lasciarli qualche giorno liberi di asciugare e quindi impiantarli in sabbia e terriccio morbido fino alla successiva primavera, per la messa in dimora finale. In ogni caso, i bulbi vanno estirpati circa ogni 3 anni, per un massimo di 5 per le varietà più resistenti.
Infine, sarà necessario controllare la coltivazione nel periodo di crescita e fioritura, strappando erbacce e rimuovendo gli esemplari più deboli, ma anche limitando l’attacco di insetti e afidi. Il bulbo, infine, può subire danni da muffe oppure da larve.