L'aneto è una pianta abituata a climi freddi, e in Sicilia l'afa di Giugno è spesso fatale per le giovani piantine, che non riescono a svilupparsi bene e raramente sopravvivono.L'aneto ha bisogno di un clima fresco così si semina in autunno, in modo da avere foglie fresche per tutto l'inverno e raccogliere i semi in primavera.
L’aneto (Anethum graveolens) vive all’ombra del finocchio selvatico, non fisicamente ma metaforicamente!
E’ una pianta annuale e quindi andrebbe seminata ogni anno, ma se posizionata nel luogo e nel terreno giusto si comporta come una perenne: l’aneto si autosemina spontaneamente di anno in anno.
L’aneto ama i terreni sciolti e ben drenati. Raggiunge con facilità il metro e mezzo di altezza per cui è meglio seminarlo sul fondo dell’orto insieme ad altre aromatiche, come la salvia. L’ideale è posizionarlo al riparo, contro un muro o una siepe, perché teme il gelo e il vento eccessivo, mentre ama il sole e il caldo, ma non sopporta la siccità, quindi va annaffiato con una certa regolarità e, se vogliamo evitare che vada subito a seme, non lasciamo che il terreno secchi troppo.
Possiamo iniziare a raccogliere le belle foglie frastagliate dopo circa due mesi dalla semina, staccando dallo stelo quelle più esterne. Le giovani foglie e i germogli tritati sono ottimi per insaporire insalate, verdure cotte, carni o zuppe.I semi invece vanno raccolti quando i capolini sono diventati bruni (prima sono immangiabili).
L’aroma dell’aneto è intenso, più pungente di quello del finocchio per esempio, assomiglia all’anice e al cumino.
#Conservazione e Autosemina
Quando i capolini saranno maturi si raccolgono ( non tutti però se no addio autosemina! ) e si lasciano seccare per qualche giorno su un foglio di carta in luogo ombreggiato e arieggiato, basterà poi battere delicatamente le infiorescenze per fare uscire i semini e conservarli in barattoli di vetro.