ZUCCA LUNGA DI NAPOLI Oggi vi presentiamo quella che tradizionalmente in Campania è da sempre nota con il nome di "cucozza zuccherina". Conosciuta ai più con il nome di zucca piena di Napoli, presenta frutti che si caratterizzano proprio per il fatto che all'interno sono pieni, o almeno lo sono per una buona parte.
Di fatto questi peponidi dalla curiosa forma a clava sono cavi solo ad un'estremità, cioè nella porzione arrotondata dove tra l'altro vengono custoditi i semi. I frutti possono raggiungere dimensioni notevoli. In annate particolarmente secche, proprio come quella che - si spera – ci siamo lasciati alle spalle, siamo costretti ad accontentarci anche di taglie M e S.
La zucca è apprezzata soprattutto a scopi ornamentali o in alimentazione. E' particolarmente indicata per le diete giacché è nutriente (vitamine A e C) ma ipocalorica. La ricca presenza di betacarotene rende la zucca adatta per l'abbronzatura estiva ed antiossidante, antinfiammatorio ed anti-stipsi. La consumazione periodica dei semi di zucca crudi ed essiccati previene cistite e disturbi alla prostata.
La coltivazione si adatta su qualsiasi terreno ma i risultati migliori si ottengono in terreni ricchi e con un Ph compreso fra 6 e 7. Una zucca oramai coltivata da pochi contadini "custodi" che rischia di perdersi per sempre. Un vero peccato per la agrobiodiversità italiana e per la cucina tipica regionale.
In nome del progresso, l’uomo sta trasformando il mondo in un luogo fetido e velenoso (e questa è “tutt’altro che” un’immagine simbolica). Sta inquinando l’aria, l’acqua, il suolo, gli animali… e se stesso, al punto che è legittimo domandarsi se, fra un centinaio d’anni, sarà ancora possibile vivere sulla terra. (Erich Fromm)
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Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella