FAVA NERA Ancora una chicca donataci dal Maestro Angelo Passalacqua. Questa sera vi mostriamo le fave nere, “tutte appartenenti alla varietà maior”, come precisa P. nel suo blog “amicidellortodue”.
Varietà inusuali e davvero poco conosciute, riscuotono un gran successo nella zona geografica da cui provengono, vale a dire il Medio Oriente. In Italia sono comunque reperibili – con qualche difficoltà – nei mercati. Per procurarsele occorre chiedere ai rivenditori e pazientare… In alcune regioni, quali ad esempio la Sicilia, un tempo erano considerate una sorta di amuleto.
Quest’anno le coltiveremo per la seconda volta nel nostro orto certi che i risultati saranno lusinghieri. Le fave nere sono semplici da coltivare, resistenti e poco esigenti. Intanto Valerio Tanzarella l’agri-chef ha trovato una curiosa notizia d’altri tempi. Riguarda la Francia, le focacce e le giovani spose. Vi siete incuriositi? Un click e la vostra curiosità sarà placata.
Angelo, è proprio così. Stasera racconto un aneddoto proveniente dal passato, dai tempi che furono. I curiosi legumi di cui parliamo stasera erano un po’ l’oggetto del desiderio da cercare nell’impasto della cosiddetta “galletta dei re”, una sorta di focaccia pasquale diffusa in Francia. Infatti era proprio nell’impasto della galletta che veniva aggiunta una fava nera intera che, durante le fasi della lavorazione, era ovviamente persa di vista dal fornaio o dalla persona che era intenta a preparare la focaccia in questione.
A cottura ultimata la galletta era tagliata a pezzi e servita. Solo una delle porzioni poteva quindi contenere l’unico esemplare di fava nera aggiunta all’impasto. Tradizione narra che, se quel pezzo fosse stato mangiato da una giovane sposa, allora di sicuro la donna avrebbe partorito un maschietto. Quindi giovani spose siete avvisate: se trovate una fava nera nella focaccia partorirete un maschietto. O, più semplicemente, dovrete redarguire il fornaio per la sua distrazione.
Mi chiedo se c’è un modo per descrivere adeguatamente la follia che ci fa sprecare i grandi doni sia della Terra che del Cielo. (James Lee Burke)
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella