SPINACIO MERLO NERO! Uno spinacio che ha un nome di animale. Succede anche questo nel magico mondo dell’ortiCultura. Questa sera vi presentiamo uno ortaggio che ha creato un bel tappeto verde-scuro nel nostro orto, così come potete constatare con i vostri occhi. Si tratta di una varietà autunno-vernina che ci sta dando un sacco di soddisfazioni.
Le piante sono forti, rigogliose, di un bel verde intenso e presentano foglie bollose e carnose. Non le abbiamo innaffiate e, per ringraziarle, le abbiamo anche ignorate. Risultato? Tanta roba da mangiare. Un simile rspettacolo è anche frutto della concimazione organica che assicuriamo sempre ai nostri ospiti vegetali.
Gli spinaci crescono, si fanno belli ma ad un certo punto arriva Valerio Tanzarella armato di coltello. Taglia, preleva e porta in cucina. Quello che succede tra quelle quattro mura è affar suo. Se volete scoprire quale sia la fine che attende i merli neri, andate a visitare il profilo dello “spinacida”.
Angelo, non fare lo gnorri, sai benissimo cosa faccio con i merli. Prelevo le parti apicali o comunque le più tenere, le tagliuzzo, le condisco con olio, sale, succo di limone e le mangio in grandi quantità. Attenzione però, non si può esagerare.
Diciamo che le mie “grandi quantità” non sono altro che porzioni molto, molto generose. Per chi non ha mai mangiato gli spinaci crudi, consiglio di fare altrettanto, magari privilegiando questa varietà che risulta essere più tenace ma di sicuro è più gustosa di molte altre.
Il primo uomo fu un agricoltore, e ogni nobiltà storica riposa sull’agricoltura. (Ralph Waldo Emerson)
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella