BIETA DA COSTE BARESE! Un grande classico dell'orto invernale è sicuramente la bieta. Oggi vi mostriamo una varietà da coste davvero eccezionale, frutto di un lungo e incessante lavoro di selezione partito - non si sa quando - e portato avanti dai contadini del Sud Barese. Quello che oggi abbiamo, dopo anni di selezione - e non poteva essere altrimenti - è una cultivar perfetta.
O meglio, perfetta per l'areale in cui è stata selezionata. Piante vigorose, lussuriose e prorompenti sembrano non temere alcuna avversità, nemmeno gli attacchi massicci da parte degli afidi che molto educatamente si concentrano tutti su pochi esemplari che volentieri - senza grandi perdite - lasciamo a loro disposizione.
I semi sono stati recuperati in agro di Fasano e, a differenza di altri ecotipi, quello di cui parliamo sembra aver dato, almeno nel nostro orto, i risultati migliori. I risultati in cucina, come di consueto, ce li racconterà sul suo profilo l'amico ortolano Valerio Tanzarella.
'A gnèt, come poeticamente viene chiamata dalle mie parti la bietola, rientra come ingrediente in molte preparazioni. Zuppe, minestre, minestroni, frittate, lesse e condite con olio EVO, oppure gratinate al forno con pangrattato e parmigiano, e chi più ne ha, più ne metta.
Inutile raccontare la bontà, in tutta la loro semplicità, di questi piatti. Stasera vi trascrivo una ricetta suggeritami da Rosina, arzilla e intraprendete vecchietta che, per sfamare e soddisfare la numerosa famiglia (ben nove figli!), utilizzava i lembi fogliari scottati, impastati con pane vecchio, uova e qualche fogliolina di prezzemolo così da ricavare gustose e semplici polpette. I gambi, invece, quando possibile, li impanava e li friggeva.
Due preparazioni non proprio dietetiche e salutari, anche perché l'olio che Rosina utilizzava era "riciclato", ovvero già utilizzato dai "signori" presso i quali lavorava come "donna-lavatrice", ovvero lavandaia. Riutilizzare l'olio oggi non è nemmeno pensabile, ma la creatività e l'inventiva delle preparazioni di Rosina rimangono intatte e posso garantirvi, linea a parte, assolutamente spettacolari.
Dall’agricoltura consegue il profitto più onesto, più stabile, meno sospetto: chi è occupato in quell’attività non nutre pensieri malevoli. (Marco Porcio Catone)
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella