CAVOLFIORE ARANCIONE! C’avete presente il cavolfiore arancione tanto di moda e reperibile sui banchi della GDO? Ma sì, quello con i corimbi più o meno aranciati ottenuti – quasi sempre - coltivando l’ibrido Cheddar. Ecco, lui non c’entra niente. Quello che compare in foto e che a causa delle sue ridottissime dimensioni difficilmente troverete in commercio, è una delle varietà di cavolfiore color arancio non F1 che dimorano nel nostro orto invernale.
Tra le sue caratteristiche segnalo che il cattivo odore tipico dei cavolfiori in fase di cottura è poco percepibile. Il sapore ricorda quello della carota (Daucus carota) e la dolcezza è un’altra carta jolly vincente di questo ortaggio. Volete sapere come abbiamo fatto per scovare questa varietà? Ve lo racconterà Valerio Tanzarella. Se invece vi state chiedendo perché io abbia usato una sigla dal sapore automobilistico (F1), potete trovare una risposta cliccando sulla pagina di Ex Terra Srl - Società Benefit.
Come abbiamo fatto per trovare una varietà di cavolfiore arancione non ibrido? Semplice: ci siamo armati di pazienza. Al momento giusto abbiamo ricevuto in dono un po’ di semi, proprio in occasione di una giornata dedicata a tale attività di scambio. Ormai sono trascorsi alcuni anni e, puntualmente, mettiamo da parte una manciata di semi che si rivelano utili e fondamentali l’anno successivo.
Sarà nostra premura portare un po’ di semi di cavolfiore arancione in occasione della prossima giornata dedicata allo scambio. L’appuntamento è per la prossima primavera. Intanto potete fare un “salto” sulla pagina della Ex Terra Srl - Società Benefitper scoprire come mai Angelo abbia fatto riferimento alla Formula 1. O non è la Formula 1? Chissà.
E’ impossibile avere una società sana senza un giusto rispetto per la terra. (Peter Maurin).
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella