ARACHIDI STRIATE! Un altro anno orticolo è passato, per la precisione il terzo da quando abbiamo deciso di coltivare nel nostro orto le arachidi striate dell’Ecuador. Nonostante i baccelli non fossero tutti completamente maturi, qualche giorno fa abbiamo deciso di raccogliere quanto possibile, prima che le imminenti e tanto attese piogge imbibissero il nostro terreno argilloso (seppur corretto con sabbia di fiume), compromettendo ancor più il raccolto.
Stiamo imparando a conoscere la coltura e i risultati sono di anno in anno sempre più incoraggianti. Al fine di correggere il tiro, il prossimo anno la semina sarà anticipata di un ventina di giorni e le rincalzature saranno più frequenti. La curiosità è tanta e le nostre ricerche nel reperire informazioni su questo legume continuano. Nell'ultimo anno qualcosa in più l'abbiamo scoperta come ci racconta sul suo profilo Valerio Tanzarella.
Una varietà davvero poco conosciuta l'arachide striata dell’Ecuador, nota anche con il nome di Jungle peanuts, arachide della giungla. Curiosità questa non orfana. Nell'ultimo anno abbiamo scoperto che sono commercializzate e utilizzate per la produzione di uno speciale burro di arachidi venduto on-line a "soli" 9.95 $, prezzo riferito ad una confezione da 227g, spese di spedizione escluse.
Il costo elevato viene motivato dal fatto che queste produzioni sostengono i produttori locali (indios Achuar) garantendo il totale rispetto degli ecosistemi amazzonici. Stiamo parlando di un cosiddetto "super food", naturalmente privo di aflatossine e con un contenuto proteico del 27%. Non vi sembra molto interessante la cosa?
Nello spazio in cui vive un cacciatore possono vivere dieci pastori, cento contadini e mille giardinieri. (Alexander von Humboldt)
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella
