SCORZONERA! Sarà un serpente? Un ragno che morde e che vi fa diventare la pelle nera? No. Lo scorzonera è un ortaggio, tra l'altro un ortaggio molto interessante di cui si conoscono diverse varietà.
Nella foto vedete solo alcune foglie ma la parte interessante di questa pianta non si vede mica. Magia delle magie, ciò che si mangia è nascosto sotto terra. Quelle che si raccolgono, infatti, sono le radici. Queste ultime hanno un aspetto simile alle carote e forse più di qualcuno, a prima vista, le considera tali.
E' un ortaggio interessante anche dal punto di vista nutrizionale visto che è ricco di vitamine, ferro, fosforo, potassio, calcio, levulina e inulina. Ciò significa che le persone diabetiche possono mangiarlo e trarne qualche beneficio. Nel nostro orto sta crescendo bene ma la scorzonera la riteniamo una sorvegliata speciale: dato che predilige terreni sciolti e lavorati in profondità, va prestata attenzione costante affinché la terra ove viene piantata non risulti mai compatta. Vi terremo comunque aggiornati.
Prima di passare la parola all'agri-chefValerio Tanzarella vi racconto una curiosità. Secondo alcune fonti il termine scorzonera deriva dal fatto che, in antichità, le sue radici erano utilizzate come antidoto al morso dei serpenti. Sarà vero? Chissà. Adesso però è il momento dei suggerimenti culinari.
Scorzonera, un ortaggio interessante anche in cucina. E' da qualche anno che se ne parla sempre di più di questa interessante pianta. Tempo fa mi è capitato anche di vederlo in vendita a Roma sui banchetti di un mercato rionale, buon segno. Questa sera vi segnalo una ricetta estremamente semplice che può essere realizzata anche da chi non ha un minimo di dimestichezza coi fornelli.
Occorre pelare gli ortaggi e tagliarli a dadi di una decina di centimetri. Fatto ciò, va messo il tutto in una piccola pentola contenente acqua nella quale avremo cura di aggiungere il succo di un limone. Fatto ciò, facciamo cuocere per circa un quarto d’ora. Al termine possiamo scolare. In un altro tegame mettiamo un filo di olio e alcune strisce di buccia di limone che faremo riscaldare.
Qualche istante dopo aggiungiamo i dadi di scorzonera e lasciamo cuore il tutto a fuoco lento per circa, lasciando sgocciolare l’acqua in eccesso. Nel frattempo riscaldare delle striscioline di scorza 15 minuti. Al termine possiamo aggiungere, prezzemolo tritato, sale e pepe. Buon appetito.
Non soltanto col suo lavoro, ma spesso anche col proprio sangue il contadino feconda la terra. (Léon Mirman)
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella