ORECCHIONE Iniziamo il nuovo anno 2018 con questa spelindita meraviglia delle nostre terre.
Stiamo parlando di uno dei funghi più coltivati in Italia il cui nome botanico risponde a Pleurotus ostreatus. Il fungo ostrica - come viene chiamato comunemente - cresce molto bene sui tronchi vivi degli alberi di gelso, ma i risultati che si possono ottenere coltivandolo sono davvero eccezionali.
E' stato sufficiente arricchire il substrato con un po' di azoto organico e posizionarlo nel vano caldaia (stanza nella quale la temperatura è sempre più mite) per ottenere i risultati che potete ammirare. Anche in cucina fa la sua ricca figura e, come ci racconta Valerio Tanzarella, si possono utilizzare in moltissimi modi. Quindi consiglio a chiunque di cimentarsi nella coltivazione. Una sola raccomandazione: prestate attenzione al punto in cui posizionate le balle per avviare la coltivazione. Come ci ricorda l'omino nero Ex Terra Srl - Società Benefit, questi funghi sono "carnivori".
Coltivare i funghi non è come andare a cercarli. Sarà per questo che non amo particolarmente i funghi coltivati. Li ho sempre considerati un surrogato, tipo l'orzo al posto del caffè. Eppure, abbandonando il proprio punto di vista, si diventa capaci di vedere le cose in un modo differente. Carnosi e compatti, sono molto versatili e si prestano ad una miriade di preparazioni. Soffritti con sponsali e poi cotti al forno con le patate sono un piatto eccezionale.
Attraverso la cura e l’amore verso la terra, che solo l’uomo è in grado di dare, può sorgere un nuovo modello agricolo sostenibile ed innovativo. (Wendell Berry)
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarella