MANDARINO ORAH Oggi siamo in quel di Latiano, dall'amico Giovanni Guarini. Vi presentiamo una varietà di mandarino custodita nel suo piccolo - ma grazie alle api terribilmente produttivo - agrumeto. Stiamo parlando del mandarino Orah. Cosa ha di tanto speciale questa varietà medio-tardiva? La sua bontà. E' troppo buona. Di origine israeliana, questa cultivar produce parecchi frutti leggermente appiattiti dal caratteristico colore giallo-arancio.
Gli agrumi presentano numerosi noccioli, aspetto spesso non apprezzato dai consumatori. Basta però sentire il profumo intenso, gustare gli spicchi succosi e dolci, per far sì che chiunque, anche i nocciolo-fobici cronici, amino questi agrumi dopo il primo assaggio. Se vivete in luoghi in cui gli inverni sono particolarmente miti, potete coltivare questa varietà. In collina è preferibile seguire qualche accortezza in più. Quindi qualche buon consiglio colturale lo chiediamo all'omino nero Ex Terra Srl - Società Benefit, così come chiediamo all'amico Valerio Tanzarella quale sia la sperimentazione culinaria che ci propone questa sera.
La sperimentazione prevede la preparazione di un mandarinetto. Ho la certezza assoluta che i frutti siano immacolati e privi di qualsiasi contaminazione chimica nociva. Ecco perché ho utilizzato anche le bucce. Del resto il mandarinetto, così come il limoncello, si prepara con le bucce. Gli spicchi dolci e profumati invece sono destinati a dei gustosi fine pasto caramellati. Sebbene i nostri terreni si trovino in collina, metteremo comunque a dimora un paio di alberi, magari seguendo i consigli del contadino con le scarpe grosse e col cervello fino, sempre più fino, Ex Terra Srl - Società Benefit.
Gli esseri umani seminano il proprio terreno con guai e inciampano nei macigni della loro stessa falsa erronea immaginazione, e la vita è dura. (Jack Kerouac)
Tratto dai post:
Profilo di Angelo Giordano Profilo di Valerio Tanzarello
